mercoledì 11 giugno 2008

Le cinque Repubbliche Marinare

Ebbene sì, erano diversi giorni che mi arrovellava questo dubbio: quante erano le Repubbliche Marinare? Alle volte i ricordi scolastici si annebbiano in un mondo pieno di elenchi di cose da ricordare e così mi ero fissato che fossero cinque invece che quattro. Quindi cominciavo a percorrere mentalmente le coste dello Stivale ed elencavo: Genova, Pisa, Amalfi, Venezia... Ogni volta che arrivavo a Venezia mi chiedevo "e poi?"


Finché mi sono deciso a controllare. Effettivamente erano quattro in Italia, ma diventano effettivamente cinque se contiamo Ragusa in Dalmazia.


Forse mi ero fissato con il cinque pensando ai cambiamenti climatici in atto e quindi pensando mentalmente alle cinque stagioni dell'anno, come fece quel personaggio politico che diversi anni fa parlò in un discorso delle nove province sarde. Ora per fargli quasi un piacere sono diventate otto, come i nani di Biancaneve: Dotto, Eolo, Pisolo, Gongolo, Brontolo, Cucciolo, Mammolo e... Silviolo.


Abituati ad obbedire ai nove Comandamenti, capita a volte di dimenticare qualcosa

domenica 8 giugno 2008

I Ligari (Parte seconda)

Dopo aver visto la prima parte di questa grande mostra, organizzata per il bicentenario di un importante istituto bancario valtellinese, sono andato a vedere la mostra principale, che si tiene presso la sede milanese della banca.


La famiglia dei Ligari, pittori lombardi del 1700, originari della Valtellina, non è certo conosciutissima dai più, ma non per questo è meno nota nel mondo dell'arte. E il capostipite Pietro si è certo fatto valere in ambito pittorico, ma anche architettonico soprattutto nel nord Italia, tra Milano e la Valtellina.


I quadri esposti alla mostra sono di carattere sacro e profano e ci sono anche dei disegni preparatori per i quadri stessi.


I quadri sacri sono ricchi di simbologie bibliche o comunque relative al tema raffigurato e che a volte non sono di immediata comprensione, ma per questo c'è il catalogo della mostra che aiuta a capirne il senso. Quello che però emoziona più di tutto è l'uso del colore e del contrasto tra luci ed ombre che dona movimento anche alle immagini che sembrano in realtà immagini statiche.


Inoltre i componenti della famiglia si sono a volte confrontati sul medesimo soggetto, reinterpretandolo ognuno con la sua pennellata personale. Un esempio su tutti è un Angelo Custode dipinto sia da Pietro che dal figlio Cesare, oppure una Cena in Emmaus dipinta sia da Cesare che dalla sorella Vittoria. Ognuno dando una diversa interpretazione al misticismo dell'atto dello spezzare del pane eucaristico.


La mostra dei Ligari si tiene a Milano, fino al 18 luglio, presso il Museo Diocesano in Corso di Porta Ticinese e presso la sede del Credito Valtellinese in Corso Magenta.

sabato 7 giugno 2008

Gli anobiani hanno un volto ed una voce...

Oggi sarei dovuto essere in Trentino con mio cugino, invece sono rimasto a Milano perché ho pensato che tre ore e passa di viaggio di ritorno, la domenica sera, avrebbero senz'altro annullato il beneficio di un giorno e mezzo di riposo.


E così, ieri sera, sono andato all'aperitivo organizzato da un gruppo di lettori milanesi facenti parte della community di anobii, alla quale sono iscritto da ottobre dell'anno scorso.


La serata era organizzata in un elegante locale sito nelle vicinanze della Stazione Centrale, uno dei tanti locali alla moda della zona, frequentato da impiegati che escono dagli uffici e che iniziano la loro serata con un aperitivo.


Piano piano siamo arrivati tutti, alla spicciolata, qualcuno portando un libro. Tutti presentandoci come quelli del "Club dei lettori" e poichè fuori pioveva a dirotto, nonostante il locale si affacciasse su un portico, ci siamo sistemati all'interno in una zona un po' stretta, tanto è vero che alla fine quelli che erano arrivati per primi che erano in fondo al tavolo, come me, si sono alzati in piedi per andare a presentarsi agli ultimi arrivati.


E' stata una serata allegra, dove alla fine abbiamo parlato di libri, ma non solo. Come in tutti gli incontri organizzati fra appartenenti ad una community. Si vince la timidezza e si scopre di far parte di un gruppo di persone di tutte le età, di diversa estrazione e cultura, ma tutte accomunate dallo stesso interesse. In questo caso la lettura e, per qualcuno, anche la scrittura dei libri.


Alla fine è stato quasi un dispiacere dover abbandonare la compagnia, ma era tardi ed essendo in giro dal mattino presto ed avendo accumulato chilometri di metropolitana ed ore di seduta sulla poltrona dell'ufficio, il mio corpo reclamava un po' di relax tra le mura casalinghe, per non parlare anche dello stomaco che reclamava la cena.


Ci siamo dati l'appuntamento per il mese prossimo per un altro evento. Non vedo l'ora di parteciparvi. Incontri come quello di ieri dovrebbero però essere ripetuti più spesso fra concittadini, non solo per semplice scambio di opinioni, ma per creare nuovi legami di amicizia che vada oltre la semplice curiosità di sapere "tu che cosa leggi" o "quale autore preferisci".

domenica 1 giugno 2008

Dall'archivio delle cose non fatte e a lungo rinviate...

Dall'archivio delle cose non fatte e a lungo rinviate ho tirato fuori due cartelline che ho messo nell'archivio delle cose in via di completamento.


La prima delle cose non fatte era la pulizia dei cassetti del mio comodino che se non sto attento rischiano di scoppiare, data la mia abitudine a conservare tutto. Ogni cosa per me è un ricordo, bello o brutto che sia, e come tale ha diritto di essere conservata. Il cassetto del comodino però è ovviamente limitato e, nel disordine, cominciavo ad avere difficoltà a trovare le cose che realmente mi occorrevano. Così ho cominciato dalle scartoffie e, stando bene attento a non buttare qualcosa che mi sarebbe potuto servire, ho eliminato un po' di carta. Con buona pace della Foresta Amazzonica e del clima terrestre che ne trarranno indubbio beneficio.


L'operazione non è ancora finita e credo che nei prossimi giorni verranno operate ulteriori selezioni di oggetti e carte che finiranno nel bidone della spazzatura.


La seconda cartellina dell'archivio riguardava qualcosa di più gradevole per lo spirito e per gli occhi, ovvero la visita della mostra dedicata ai Ligari, famiglia di pittori valtellinesi, che si tiene in questo periodo a Milano, divisa fra il Museo Diocesano e il Palazzo delle Stelline.


Per comodità, ho scelto di visitare per prima la mostra al Museo Diocesano, che è solo un assaggio di quella allestita al Palazzo delle Stelline, ma che presenta lo stesso opere di grande pregio. Quasi tutte provenienti dalla zona della Valtellina.


Visto che comunque l'assaggio è stato gradevole e appetitoso, non mancherò di visitare presto la mostra più grande, che chiude il 18 luglio.