martedì 27 maggio 2008

Come passa il tempo...

Stamattina, mentre andavo al lavoro, nel tratto di strada da casa alla fermata della metropolitana ho visto un bambinetto che andava a scuola accompagnato dal babbo.


Andava alle elementari perché aveva una casacchina identica a quella che avevo io la bellezza di 26 anni fa quando frequentavo la stessa scuola. Probabilmente la mia sarà ormai polvere, anche perché alla fine dell'anno la dovevamo restituire all'Istituto e chissà quanti bambini l'avranno indossata dopo di me.


Passa il tempo, però le divise restano uguali e pure i ricordi.


 

venerdì 23 maggio 2008

Ma come controllano i biglietti i controllori dell'ATM?

C'è proprio da chiederselo, visto che poi se qualcuno bara ci vanno di mezzo tutti, aumentando i costi dei biglietti.


Un esempio? Da qualche tempo sono stato mandato in trasferta in una sede diversa da quella dove lavoro e che si trova una fermata al di fuori della fascia urbana di Milano. Se per viaggiare all'interno della città si paga un euro, per quella appena più esterna si paga un euro e cinquantacinque centesimi (accipicchia, più di mille delle vecchie lire in più), senza contare che un biglietto vale per un ingresso solo in metropolitana. Se la devo riprendere dopo cinque minuti mi tocca timbrare un altro biglietto. Un furto.


Bene, da qualche giorno gli "sparvieri" sono appostati subito dopo le scale, prima dei tornelli di uscita, per verificare che qualcuno non faccia il furbo ed usi il biglietto urbano per quella fermata extracittadina in più.


I biglietti sono elettronici e non si scappa, quindi all'inizio del mio viaggio ho timbrato il mio, cumulativo, valido anche per la tratta fuori città. Quando ho visto che c'erano i controllori, ho preso dalla tasca un biglietto a caso (ne avevo anche di già timbrati) e senza badare se fosse quello appena timbrato o quello di ieri l'ho mostrato all'addetto il quale mi ha fatto tranquillamente passare. Quando poi ho guardato la data stampigliata mi sono accorto che era uno di quelli timbrati ieri.


Ma come li fanno i controlli i controllori? E' vero che non è facile controllare mille passeggeri che escono, però da un treno diretto in periferia, per giunta in una fermata di periferia non scendono mille passeggeri.


Mi auguro che l'ATM dia a ciascuno di loro una bella lente di ingrandimento in modo da verificare agevolmente che oltre alla validità del biglietto controllino anche la sua effettiva validità oraria!!!