venerdì 30 gennaio 2009

Blog di un'assistente di volo

Leggendo le news on line di Repubblica mi sono imbattuto in un articolo che parlava del blog di un'assistente di volo di una compagnia low cost.
Ho fatto appena in tempo a leggere qualcosa prima che la proprietaria, evidentemente per paura di ritorsioni da parte della compagnia aerea, lo "bloccasse" al pubblico rendendolo visibile solo ad una cerchia ristretta di utenti.

Innanzitutto mi piacerebbe nuovamente poterlo leggere. Magari colei che lo tiene potrebbe mascherarsi con un anonimo nome di fantasia, togliendo le foto personali e tutti quegli indizi che più o meno volontariamente uno mette e che potrebbero far risalire alla sua identità.

Era una serie di aneddoti molto divertenti riguardanti la varia umanità che circola a bordo degli aerei di linea e che ne metteva a nudo vizi e virtù. Soprattutto vizi per la verità. Problemi con cui si confronta quotidianamente chi fa questo lavoro molto invidiato, ma anche molto pesante e per il quale ci vuole una buona dose di qualità tra cui una buona dose di pazienza e psicologia.
Certi passeggeri, una volta a bordo, sembra che si trasformino in bambini e ci vuole un buon polso a tenerli a bada.

Personalmente viaggio poco in aereo e quando lo faccio  son sempre viaggi brevi, un'ora e mezza al massimo. Mi dispiace un po' perché fin da bambino ho avuto una particolare passione per questo mezzo di trasporto e, per quanto mi è possibile, cerco di seguire il mondo aeronautico.

Naturalmente, sia prima di salire a bordo che una volta sopra, cerco di osservare scrupolosamente tutte le regole perché so che sono imposte per garantire la sicurezza di chi viaggia.

Una sola volta mi capitò di fare una figuraccia a Linate, arrivando da Olbia. La cosa fu particolarmente "grave" per me perché avevo superato la maggiore età, avevo viaggiato diverse volte da solo e mi consideravo un "veterano" dei viaggi aerei.
Quella volta, in atterraggio, l'aereo arrivò un po' "lungo" e utilizzò quasi tutta la pista. Prima di imboccare il raccordo che immette sul piazzale ci fermammo per qualche istante probabilmente per lasciar passare qualche altro aereo diretto dall'altra parte della pista per partire.
Senza rendermi conto che eravamo ancora sulla pista pensai che fossimo arrivati e, unico in tutto l'aereo, mi alzai per prendere il mio bagaglio. A quel punto sentii una mano che con decisione mi prese per una spalla e mi costrinse a sedermi. Era la hostess qualche fila dietro di me.
Non avevamo ancora parcheggiato!!!


Cartoline dal cielo: sopra le nuvole

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